Il cimitero delle Fontanelle è un antico ossario della città di Napoli, situato in una ex cava di tufo nel cuore del rione Sanità.
L’origine di questo gigantesco ossario si fa risalire al XVI secolo ed è legata alla storia e soprattutto alle disgrazie del popolo napoletano, fu utilizzato come deposito di ossa per accogliere le salme della popolazione che durante le grandi epidemie di peste e colera, non trovavano posto nelle pubbliche sepolture delle chiese all’interno della città.
Il luogo è stato per quasi un secolo, a partire da fine ‘800, meta di un culto per alcuni pagano, per altri dettato dalla pietas nei confronti delle anime dei defunti, che portava le donne del popolo ad adottare un teschio “a capuzzella” e a pregare per l’anonimo defunto, detto “anima pezzentella” in quanto abbandonata, affinchè una volta giunto in paradiso potesse concedere grazie come segno di riconoscenza.
Le ossa e i teschi anonimi sono oggetto di grande devozione, creando così quel legame tra il mondo dei vivi e quello dei morti eternamente presente nella città partenopea.
Oggi, il Cimitero delle Fontanelle è un luogo di culto e di macabro fascino, in cui si concentrano riti, leggende e racconti di miracoli.