Lago Titicaca: Amantani

Avvolto dalla leggenda, il Lago Titicaca è la culla della civiltà Inca, considerato origine della vita e luogo sacro, è il lago navigabile più alto al mondo (circa 3.800 metri), secondo per dimensioni in Sudamerica. Le acque del lago sono fredde e caratterizzate da un blu intenso che crea uno straordinario contrasto con i colori delle montagne sullo sfondo.

Secondo la mitologia Inca, da queste sacre acque emersero Manco Capac, figlio del Sole, e Mama Ocllo, figlia della Luna, per fondare la civiltà Inca.

Il lago è punteggiato da numerose isole, i cui abitanti restano aggrappati ad uno stile di vita tradizionale, centrato su pesca, agricoltura e tessitura.

Gli Uros vivono più vicino a Puno, su isole galleggianti simili a enormi nidi di paglia, costruite su una base di radici con più strati di giunchi totora, e parlano della loro vita galleggiante come di una vita “tra l’acqua e il cielo”.

Amantanì è l’isola più grande del lago, famosa per i tessuti e le ceste fatte a mano. Sui picchi dell’isola sono sparsi siti sacri agli Inca e gli sciamani del posto leggono il futuro nelle foglie di coca.

Gli isolani vivono da sempre coltivando patate e quinoa, pescando, tessendo e allevando pecore e lama, uno stile di vita che ancora conservano gelosamente. Tutto è organizzato secondo i cicli naturali ed il rispetto della Pachamama, la Madre Terra, che viene adorata per mezzo di offerte.

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